In sintesi
- 🎬 Ricomincio da tre
- 📺 Rai 3 HD, ore 21:20
- 📝 Un classico della commedia italiana anni ’80 diretto e interpretato da Massimo Troisi: racconta il viaggio di Gaetano dalla provincia napoletana a Firenze, tra comicità, malinconia, amore e crescita personale, diventando manifesto di una generazione e pietra miliare del cinema popolare italiano.
Massimo Troisi, Ricomincio da tre, Rai 3 HD e Commedia italiana anni ’80: dietro queste parole pulsano alcune delle forze più magnetiche della cultura popolare italiana. Stasera, mercoledì 3 settembre 2025 alle ore 21:20, Rai 3 HD celebra uno dei capisaldi del nostro cinema con la proiezione del leggendario “Ricomincio da tre“, un film che ha riscritto le regole della commedia, ridisegnando l’identità stessa del protagonista comico italiano.
Ricomincio da tre tra risate e poesia: le ragioni di un capolavoro della commedia italiana anni ‘80
C’è chi sostiene che ogni generazione italiana abbia avuto la propria pellicola di formazione: per chi è cresciuto negli anni ’80 (ma anche dopo), “Ricomincio da tre” di Massimo Troisi è molto di più. È una lente attraverso cui leggere i sogni, le ansie, i tic di un giovane italiano che cerca la felicità senza perdere le radici. Gaetano (Troisi) parte dalla napoletanissima San Giorgio a Cremano, destinazione Firenze, lasciando la famiglia invadente e la routine soffocante. Ma non è solo una fuga fisica: è un viaggio dolceamaro tra paure, speranze, innamoramenti e il peso dell’ironia che protegge e fa male insieme.
Al suo fianco, una giovane infermiera-luminosa (Marta, interpretata da Fiorenza Marchegiani), l’amico mitologico (Lello Arena, indimenticabile), un parroco fuori dagli schemi (Marco Messeri) e la Firenze affascinante e diffidente che si apre piano piano. In poche battute, Troisi inventa un “coming of age” napoletano – antieroe, poetico, malinconico e irresistibile – fissando un linguaggio nuovo che farà scuola in decine di film a seguire.
- Tono unico: quella mescolanza inimitabile di comicità surreale e malinconia, di autoironia e profondità emotiva, che pochi hanno saputo replicare.
- Battute cult: “Ricomincio da tre!”, “Io nella fede ci credo”, “Ma questo miracolo è autentico?”: rivedere il film equivale a riscoprire il lessico familiare di tutta una generazione.
L’impatto di Ricomincio da tre sulla cultura pop e sul cinema italiano anni ’80
Guardare oggi “Ricomincio da tre” ha il sapore dell’archeologia culturale e della modernità insieme. Il film ha sdoganato il minimalismo napoletano sul grande schermo e re-inventato il protagonista maschile della commedia: non più il latin lover o il “bravo ragazzo” spavaldo, ma il precario, il timido, l’esitante, figlio delle inquietudini sociali e delle nevrosi all’italiana. Gaetano è l’italiano medio che tutti possono riconoscere, eppure così pieno di grazia, ironia e melanconica felicità da diventare subito un’icona pop. Una svolta: da qui in poi la commedia italiana avrà nuovi eroi, anti-retorici e delicati, pensanti ma buffi, lontani dagli stereotipi.
Il successo clamoroso – tra botteghino (il maggiore incasso comico italiano della stagione ‘80/81!), critica e pubblico – consacrò Troisi come volto di una generazione e padre nobile della comicità napoletana moderna. Non è un caso che attori e registi come Alessandro Siani, Vincenzo Salemme e tantissimi altri considerino “Ricomincio da tre” come il film che ha dato loro una voce, una grammatica e un’autonomia creativa. Persino le improvvisazioni (molte delle battute sono nate direttamente sul set!) sono diventate leggenda urbana – il massimo per uno spirito nerd che adora scovare l’origine degli sketch entrati ormai nella storia.
Una rivoluzione silenziosa dietro il sorriso di Massimo Troisi
Troisi, Lello Arena e la loro amicizia reale traspaiono in ogni dialogo: non è solo cinema, è un diario sentimentale di come si possa affrontare il cambiamento senza dimenticare chi si è. Il titolo lo dice sottovoce, ma è uno statement potentissimo: “Non si ricomincia mai davvero da zero, si porta sempre qualcosa di prezioso con sé.” Ed è qui che il film si fa universale, toccando – con leggerezza solo apparente – temi profondissimi: identità, sradicamento, amore, amicizia.
Premi e riconoscimenti: Tra cui l’esordio premiato ai David di Donatello, e una pioggia di voti altissimi su ogni piattaforma cinefila. Un plebiscito raro per una commedia di debutto!
Palcoscenico e memoria collettiva: Dalla “Smorfia” al cinema: Troisi e Arena non sono solo attori, ma narratori della nostra realtà, che si tratti di cabaret tv o pellicola. Il passaggio è fondamentale non solo per loro (entrambi poi leggende viventi), ma per l’intero spettacolo italiano.
Perché vedere Ricomincio da tre nel 2025 su Rai 3 HD
Semplice: per provare ancora una volta quella nostalgia dolceamara, quella risata che cura le ferite e ti ricorda che – anche nell’era dei reboot, delle super produzioni e dei thriller frenetici – il cuore del pubblico batte più forte per storie autentiche e personaggi veri. “Ricomincio da tre” è il manifesto immortale del coraggio fragile e del non volersi dimenticare mai chi si è stati, anche quando si parte alla conquista del mondo. Un film da conoscere a memoria e da riscoprire insieme: ogni età, ogni volta, una sfumatura nuova da amare.
Appuntamento su Rai 3 HD alle 21:20: poco importa che tu lo abbia visto venti volte, la ventunesima lo renderà ancora più tuo. E sì: andrai a letto canticchiando di voler “ricominciare da tre…” – portando con te almeno un pezzetto di meraviglia napoletana.
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